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Il metodo KonMari: dal Giappone fino alle nostre case

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Il metodo KonMari: dal Giappone fino alle nostre case

Ah, il magico e misterioso Oriente. Paesi di grande cultura millenaria, leggende che si perdono nei meandri del tempo, opere d’arte sempre affascinanti, un’altra cultura così diversa e lontana dalla nostra che mischia antico e moderno.

È infatti innegabile che tale cultura ha avuto il suo eco ed i suoi riflessi anche su tutta quella occidentale soprattutto nel campo dell’arredamento con l’introduzione di elementi come i giardini zen, il laghetto con le carpe koi, gli antichi vasi della dinastia Ming, il Feng Shui e così via. Tutta una serie di accorgimenti per portare un pochino della magia dell’Oriente anche qui da noi!

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Il metodo KonMari: chi è l’ideatrice

In Oriente, soprattutto in Giappone, l’etica del lavoro è sempre al primo posto seguita sempre da un certo grado di ordine che deve pervadere ogni aspetto della vita delle persone.

Si potrebbe dire che è quasi un paradosso visto che i giapponesi non sono famosi per la grandezza delle loro abitazioni, spesso ridotte all’essenziale, ma non è forse questo un motivo sufficiente per arredare ed ordinare il tutto al meglio?

In sostanza è questo il pensiero della scrittrice nipponica Marie Kondō (nata a Tokyo il 9 ottobre del 1984) che ha fatto del riordino il suo cavallo di battaglia.

Più che affermata “tidying consultant”, ovvero “consulente del riordino”, che ha scritto dei best seller imperdibili come ad esempio “Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita”, “96 lezioni di felicità” e “La magia del riordino. Una storia d’amore illustrata” (un manga come vuole la tradizione pop giapponese) che sono stati tradotti in svariate lingue.

In questi libri è infatti scritto come riordinare al meglio le proprie case creando il giusto quantitativo di energia ed armonia badando bene alle emozioni ed alle vibrazioni che vengono trasmesse.

In sostanza si tratta dei capisaldi sui quali si basa il metodo KonMari (neologismo dato dall’inversione e dall’unione tra il nome ed il cognome dell’autrice).

Il metodo KonMari: che cos’è e come funziona

Al contrario di molti altri sistemi di riordino, il metodo KonMari prevede di partire dalle categorie di oggetti piuttosto che dalle stanze.

Le categorie di oggetti sono dunque vestiti, libri, carte e miscellanea (altresì detta Komono), ma il vero punto di partenza è capire se questi ultimi riescono a trasmettere una sensazione di gioia oppure di benessere.

Un elemento imprescindibile per una buona casa. Le cose che non ci servono più e stanno lì a prendere polvere non vanno quindi buttate, ma piuttosto regalate o rivendute quando possibile, e tutta l’operazione di riordino va fatta in una volta sola senza badare al tempo che verrà impiegato.

Rivendete o donate alle associazioni i vostri libri o riviste che non leggete più e buttate tutti i foglietti e gli scontrini che abbondano nei cassetti per esempio. Per quanto riguarda cabine armadio e guardaroba anche qui dovrete essere piuttosto “spietati”.

Conservate solo i vestiti che mettete abitualmente, naturalmente dovrete piegarli adeguatamente, e buttate via tutto il resto.

Anche nel buttare vi deve essere poi un certo ordine. Quando parla di “gettare via” intende proprio il gesto letterale e quindi non potrete mettere il tutto in uno scatolone che andrà ad ingombrare la soffitta o il garage.