Le spese per la casa nuova: la lista

L’acquisto di una nuova casa è, per molti, il coronamento di un sogno, il traguardo raggiunto dopo anni di risparmi. Stando agli ultimi dati di Banca d’Italia, superati i mesi più bui della pandemia, anche in Italia il settore immobiliare pare in lenta ripresa, con le azioni del governo a sostegno dei mutui per i giovani che stanno progressivamente manifestando la loro efficacia.

Pur rappresentando la spesa più importante, il mutuo non è l’unica con cui fare i conti quando si decide di comprare un’abitazione. In questo articolo, vedremo tutti gli altri costi da considerare.

Dall’installazione dei contabilizzatori di calore se si va ad abitare in un condominio alla scelta dei mobili per l’arredamento interno: ecco una (breve) lista.

Le spese notarili, la polizza assicurativa e non solo

La voce relativa alle spese notarili per la casa nuova è quella che incide maggiormente sull’investimento totale. Solitamente, vengono divise in tre quote: la stipula dell’atto di acquisto, o rogito, la stipula dell’atto di mutuo e, infine, le tasse.

Prima del notaio, si deve pagare anche la registrazione del compromesso, o accordo preliminare, presso l’Agenzia delle Entrate e, qualora l’immobile fosse stato comprato con un’agenzia, la provvigione per il mediatore.

Molti giovani preferiscono coniugare il mutuo con l’accensione della polizza assicurativa, utile per mettere al sicuro la casa anche dagli eventi imprevisti.

Le spese di ristrutturazione

Non sempre la casa acquistata soddisfa a pieno l’acquirente. Il più delle volte è necessario affinare piccoli dettagli e procedere con lavori di ristrutturazione.

Per agevolare gli italiani, il governo ha previsto una serie di agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia, valide anche per il 2022. Sia scegliendo la cessione del credito d’imposta sia optando per lo sconto in fattura, si può usufruire di una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un massimo di 96.000 euro di spesa.

Il costo per arredare casa

Una volta ricevute le chiavi di casa, è tempo di pensare a come arredare la casa. Le spese non sono uguali per tutti ma dipendono da diversi fattori come: l’ampiezza della struttura e il numero di camere disponibili, lo stile che si vuole dare agli interni, la propensione per i mobili fatti su misura da artigiani professionisti e il budget previsto per gli elettrodomestici.

Inoltre, anche la tipologia di abitazione gioca un ruolo da protagonista: chi va ad abitare in un condominio con impianto di riscaldamento centralizzato dovrà sostenere delle spese diverse da chi acquista un immobile indipendente. Pensiamo all’installazione dei contabilizzatori di calore, obbligatori per i primi ma non per i secondi.

Secondo diverse stime, con circa 10mila euro si riescono a comprare i mobili base per arredare le 4 camere più importanti della casa: il bagno, il salone, la camera da letto e la cucina.

Una buona notizia arriva, ancora una volta, dal governo. La nuova legge di bilancio ha esteso il bonus mobili anche al 2022: come accaduto per gli ultimi 12 mesi, anche per i prossimi si potrà usufruire della detrazione Irpef sulla spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La differenza sostanziale riguarda il limite di spesa: non più 10mila euro, ma la metà, 5mila euro.